Concetti come Fabbrica intelligente, Industria 4.0, Big Data, Smart Manufacturing e Internet of things entrano a far parte sempre più del linguaggio comune, senza che, tuttavia, si abbia un’idea precisa di cosa si parli.
A fare chiarezza sulla tematica, che rappresenterà – e anzi già rappresenta – il background di riferimento dell’industria italiana, europea e internazionale, ci ha pensato questa mattina il workshop “Tecnologie additive: la rivoluzione dell’industria manifatturiera”, che si è svolto a Palazzo degli Studi di Lanciano.
Il convegno è stato promosso dalle sezioni abruzzese e marchigiana di Confindustria – Servizi innovativi e tecnologici, in collaborazione con gli ITS, e in particolare l’ITS Sistema Meccanica di Lanciano.
E sono stati proprio gli allievi dei corsi ITS di Lanciano, insieme ad alcune rappresentanze delle scuole tecniche cittadine, a prestare particolare attenzione agli interventi dei relatori, che hanno illustrato il contesto di riferimento in cui i ventenni di oggi si troveranno ad operare nel loro contesto lavorativo.
Lino Olivastri, presidente Consulta Servizi Innovativi di Confindustria Abruzzo, ha in particolare focalizzato l’attenzione sull’imminente futuro della ‘Fabbrica intelligente’: “Entro i prossimi 5 anni – ha sottolineato nel suo intervento – nelle aziende saranno richieste oltre 70.000 persone con competenze digitali: ingegneri e tecnici meccatronici, ingegneri e tecnici informatici e gestionali, designer industriali, ecc.”.
Una notizia particolarmente ‘allettante’ per i tanti ragazzi presenti che, soprattutto attraverso i corsi ITS (QUI tutte le notizie sul tema) si stanno specializzando proprio sulle competenze tecniche ed innovative.
Anche Luigi Perissich, direttore nazionale di Confindustria Servizi Innovativi, ha posto l’accento sull’aria di cambiamento che già si respira dentro le fabbriche, soprattutto oltreoceano: “La rivoluzione digitale – ha sottolineato – cambia il modo di pensare il business; ogni attività dell’impresa deve essere ripensata digitalmente”.
Perissich ha fatto un riferimento anche al contesto formativo, richiamando uno studio del World Economic Forum secondo il quale i lavori del futuro del 65% dei bambini che oggi frequentano le elementari, saranno professioni che ancora non esistono.
Anche Gilberto Candeloro, presidente della Fondazione ITS Sistema Meccanica di Lanciano, ha posto l’accento sulla stretta correlazione tra rivoluzione digitale e formazione. “Le rivoluzioni – ha detto – si susseguono in modo sempre più veloce, e questo vale ancora di più per la rivoluzione digitale. Di contro, però, la scuola è rimasta pressocchè identica. Bisogna quindi ricominciare e puntare sul digitale anche nelle scuole.
Rispetto poi all’Industria 4.0, Candeloro ha ribadito che “ci stiamo avvicinando a una rivoluzione ancora più grande delle precedenti; dobbiamo abituarci a non subire le rivoluzioni, ma dobbiamo apprendere come ‘cavalcarle'”.
Uno strumento che risponde a questa esigenza è rappresentato proprio dagli ITS che ‘contaminano’ la formazione con il mondo del lavoro: più del 50% dei docenti arriva proprio dalle aziende del territorio, agli allievi sono garantite 800 di project work in azienda, sono stati aggiunti moduli aggiuntivi (lingue, competenze digitali, nuovi media, autoimprenditorialità e lettura dei bilanci).
Nel corso del workshop si è poi parlato di Tecnologie additive con Donato Orlandi del Gran Sasso National Laboratory INFN, Massimo Di Nicolantonio dell’Università G. D’Annunzio di Chieti-Pescara e Rocco Santoleri di Coesum di Idea e Sviluppo Srl. Marco Blasioli (Abruzzo Digitale) ha invece parlato di “Tutte le Aule sono Fab Lab, tutti gli studenti sono Maker”.
Particolarmente interessanti i due casi aziendali illustrati: quello di Alfa Centauri Spa, a cura di Mario Tabellario, e quello di MarkBass – Parsek Srl con Sisinio Olivastri.
Infine, a conclusione del workshop, sono stati consegnati i diplomi agli studenti del corso “Supply Chain” dell’ITS Sistema Meccanica. I ragazzi presenti, in realtà, erano solo due; gli altri? Non sono potuti intervenire perchè hanno già trovato lavoro!
