Automotive, il motore dell’Abruzzo

Automotive, il motore dell’Abruzzo

“Automotive, il motore dell’Abruzzo” è il titolo della tavola rotonda che ha visto protagonisti – nel corso dell’ultima giornata di “Abruzzo Economy Summit” a Pescara – Giuseppe Ranalli – Presidente Tecnomatic SpA e Presidente Polo Automotive Abruzzo – Paolo Accastello – Plant General Manager Sevel – Marcello Vinciguerra – Managing Director Honda Italia – e Graziano Marcovecchio – Presidente Pilkington Italia SpA, moderati dal giornalista  Massimo Giletti.

Si è trattato di un confronto molto stimolante e costruttivo, in cui da una parte sono stati evidenziati i problemi del settore automotive, dall’altra è stata ribadita l’importanza che questo segmento di mercato ha per la regione Abruzzo e sono state lanciate le sfide strategiche per il futuro.

Graziano Marcovecchio – Presidente Pilkington Italia SpA – ha evidenziato come la crisi delle passenger car si ripercuota sui volumi di produzione della Pilkington Italia SpA, che ha difficoltà nel mantenere le quantità pre-Covid; a ciò si aggiungono i costi dell’energia che incidono notevolmente, essendo l’azienda fortemente energivora. E’ importante avere certezze dalla politica per poter programmare il futuro. Egli ha ricordato che in Abruzzo esiste la più grande comunità di imprese giapponesi in Italia e ha enfatizzato l’integrazione tra le due culture che porta a risultati positivi e favorisce la permanenza di tali realtà nella Regione.

Marcello Vinciguerra – Managing Director Honda Italia – ha confermato l’ottimo rapporto tra abruzzesi e giapponesi e ricordato che Honda è in Abruzzo da 51 anni, con una presenza molto significativa in termini di fatturato e occupati. Dopo la crisi del 2012 i risultati sono tornati a crescere; oggi le richieste di mercato sono superiori alla produzione. Anche lui chiede certezze in termini di servizi per programmare il futuro.

Paolo Accastello – Plant General Manager Sevel – ha ricordato che lo stabilimento in Val di Sangro è il più grande d’Europa per la produzione di veicoli commerciali leggeri e che le richieste di mercato sono superiori alla produzione attuale a causa della carenza di microchip e componenti simili. Accastello si è concentrato sulla necessità di migliorare la competitività del territorio per stabilizzare lo stabilimento riducendo i costi dei servizi e della logistica e migliorando sempre più le competenze. Anche lui chiede certezze per gestire al meglio le attività relativamente ai veicoli commerciali leggeri.

Giuseppe Ranalli – Presidente Tecnomatic SpA e Presidente Polo Automotive Abruzzo – dopo aver ricordato tutti quelli che lo hanno supportato per raggiungere i risultati ottenuti, partendo dalla scuola fino ai suoi collaboratori, ha snocciolato i dati dell’automotive in Abruzzo: 7,5 miliardi di fatturato, 23.500 addetti, 55% delle esportazioni regionali, 15% del PIL industria e concorre al 27% del tasso di industrializzazione regionale, percentuale oltre la media italiana.

Ranalli ha voluto porre l’accento sulla parola ‘crisi’, sottolineando come sia  sbagliato usare eccessivamente questo termine, perché a fronte dei problemi prima esposti bisogna comunque partire dai dati, che fanno emergere un tesoro importante che dobbiamo mantenere. “Si parte sempre dalle cose che si hanno e non da quelle che mancano”, ha voluto ribadire, ricordando che  la Regione Abruzzo ha sempre supportato le azioni del Polo Innovazione Automotive (e del settore in generale) e ha anche attivato un tavolo di confronto specifico tra tutti gli attori della filiera automotive.

“Dobbiamo valorizzare – ha concluso Ranalli – il patrimonio di strutture, imprese, lavoratori e sistema delle competenze che consente all’Abruzzo di essere un punto di riferimento in Italia e in Europa specializzato in veicoli commerciali e scooter”.

Infine ha posto l’accento sull’importanza di sviluppare un nuovo programma di attrazione di investimenti di imprese esogene ed endogene sia a monte che a valle della filiera. In particolare, è opportuno attivare interlocuzioni con imprese fornitrici di componenti (motori elettrici, e varie) e imprese che si occupano di allestimenti. Determinante investire sul disassemblaggio dei veicoli: l’Abruzzo potrebbe ospitare un Hub per l’Economia Circolare.

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