Una doppia promozione è arrivata dalla Commissione Europea alla Regione Abruzzo sulla programmazione dei fondi strutturali. A pochi giorni dall’approvazione del Fse+ da 406 milioni di euro, infatti, la Commissione ha approvato il programma regionale Fesr Abruzzo 2021 – 2027 da 681 milioni di euro.
“Con l’approvazione del nuovo Programma Fesr 21-27 – dichiara Carmine Cipollone, Autorità di gestione dei fondi europei – l’Europa ha dato un chiaro segnale di condivisione e affidabilità sulle linee di indirizzo che l’Abruzzo si è dato su questa programmazione e sulla progettualità messa a punto, con tanto impegno, nei mesi scorsi insieme con il partenariato regionale”.
La nuova programmazione è più che raddoppiata in termini di risorse (la precedente dotazione Fesr ammontava a 275 milioni).
La programmazione del FESR 21-27 poggia sostanzialmente su tre Obiettivi di Policy:
- Un’Europa più intelligente (con un budget di 277 mln di risorse),
- Un’Europa più verde (con un budget di 298,8 mln di risorse),
- Un’Europa più vicina ai cittadini (a cui sono destinati 81 mln di risorse).
Una ripartizione a cui si aggiunge anche un 3,5% di risorse destinate all’Assistenza tecnica, pari a 23,8 mln, che è fondamentale per il supporto necessario sia per la scrittura dei programmi sia da oggi in poi per l’attuazione del programma”.
In termini di investimenti, spiega la Direttrice del Dipartimento di Presidenza Emanuela Grimaldi, questi obiettivi di policy si traducono nel futuro immediato in investimenti per ricerca e sviluppo, competitività digitale, energia e ambiente, mobilità urbana sostenibile, e soprattutto per il riequilibro economico dell’Abruzzo nell’ottica di un benessere diffuso.
“Con l’approvazione del nuovo Programma regionale Fesr 2021-2027 – ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio – è arrivata una seconda bollinatura che simbolicamente mette il sigillo sul lavoro virtuoso che questa amministrazione ha condotto e che ci chiama adesso a rispettare i tempi che la Commissione ci detterà sulla spesa. Scadenze che sapremo onorare nel segno di quel senso di responsabilità che sinora ci ha consentito di centrare temi e obiettivi calzanti alle necessità dei territori oltre che alle sfide di modernità che siamo chiamati a raccogliere per superare i divari territoriali».