Carta di Pescara, agevolazioni per le imprese ‘sostenibili’

Semplificazione procedimentale; riduzione degli oneri amministrativi, fiscali e tributari; agevolazioni finanziarie; legislazione di sostegno.

Sono queste le principali ‘agevolazioni’ riservate alle aziende (sostenibili) che sottoscriveranno la “Carta di Pescara”, il documento, elaborato dalla Regione Abruzzo, che è stato presentato sabato presso l’azienda Fater di Pescara.

 

IL CONCETTO DI SOSTENIBILITA’

Focus della Carta di Pescara è il concetto di sostenibilità, che permetterà alle aziende di entrare in un percorso privilegiato che riconosce premialità economiche nei bandi gestiti dalla Regione Abruzzo. All’interno della Carta sono stati indicati i requisiti necessari alle aziende per sottoscrivere il documento: si va dalla sostenibilità ambientale a quella sociale fino ad arrivare a quella economica. A seconda della qualità e della quantità dei requisiti posseduti, l’adesione può essere di “base” o “avanzata”, con una diversa intensità dei vantaggi. 

(foto tratta dal profilo Facebook di Davide Labrozzi)
(foto tratta dal profilo Facebook di Davide Labrozzi)

CONFRONTO REGIONE-IMPRESE

A presentare il documento è stato il vice presidente della Regione, Giovanni Lolli, il “padre” della Carta. “La Carta di Pescara è una scelta di sistema – ha detto – non lasciata all’iniziativa delle singole aziende ma codificata come elemento irrinunciabile di un meccanismo al quale in futuro dovremo far riferimento. La vera rivoluzione è tutta qui: la certezza di una norma che stabilisce priorità per determinate situazioni e che indica un modello di sviluppo”.

Ma il dato “forte” della Carta di Pescara è “la condivisione, che ha permesso di creare per la prima volta in Abruzzo una rete di collaborazione e confronto tra imprese e Regione. È questo il vero dato politico – ha sottolineato il vicepresidente Giovanni Lolli – il nuovo atteggiamento che il percorso di crescita e formazione della Carta di Pescara ha generato con imprese e Università. Abbiamo condiviso e lo abbiamo fatto in una regione che ha sempre volutamente ignorato il valore e l’importanza della rete e della collaborazione. Spero di aver messo alle spalle quella stagione, seppellita dal nuovo spirito che si è creato con la Carta di Pescara”.

 

IL DOCUMENTO

Il documento si fonda su quattro parti: una normativa, una indicante gli obiettivi, una indicante gli strumenti, l’ultima che disegna il percorso futuro di una Carta “soggetta comunque alle modifiche del tempo e delle condizioni”. La Carta offre alle imprese che andranno a sottoscriverla un percorso di partenariato con la Regione che riconosce specifiche convenienze per le realtà imprenditoriali che s’impegnano a perseguire gli obiettivi dell’industria sostenibile. “Quali – ha aggiunto Lolli – sono i nostri obiettivi? Sicuramente creare maggiore occupazione e di qualità, poi investimenti di qualità, creazione di nuove imprese, formazione, ricerca e innovazione in misura maggiore rispetto all’attuale”. 

IL SERVIZIO DI RETE8

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