Questo blog è nato con l’obiettivo di raccontarvi le iniziative e attività del Polo e delle circa 70 aziende che ne fanno parte.
Per questo, dopo un post ‘generico’ sulle novità che riguardano il settore auto e automotive nell’anno appena iniziato, cominciamo il 2014 con una carrellata dei progetti di ricerca nei quali siamo coinvolti.
Tra le principali attività del Polo Innovazione Automotive, infatti, c’è proprio la partecipazione a progetti di ricerca – a livello regionale, nazionale ed europeo – per sviluppare quelle innovazioni di prodotto e processo che caratterizzano la nostra mission.
Questa settimana puntiamo l’attenzione sui progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale partneriali in corso all’interno del Polo di Innovazione Automotive, nell’ambito del POR-FESR 2007-13 Attività I.1.1 linea b).
Si tratta di otto progetti – di ambito regionale – nei quali sono coinvolte circa trenta aziende tra quelle che aderiscono al Polo (QUI l’elenco).
I progetti sono:
- SHELTER – Nuovo sistema “shelter” modulare, combinabile, intercambiabile
- INCIPIT – Ideazione e realizzazione di Nuovi Concept Innovativi di Prodotto/processo per l’Industria Trasporti
- TECNA4AUTO – Le Tecnologie nano per l’automotive
- TRACKING SYSTEM TO WELD – Controllo e guida dei processi relativi alle attività di saldatura
- RE-SEAT – Re-engineering per alleggerimento sedile
- MEPROS – Metodologie di progettazione integrata prodotto/processo per lo stampaggio
- PREMIUMHOSES – Tubo in gomma per oleodinamica di qualità superiore
- MINI DISCOVERY – MODULAR INNOVATIVE ELETTRIC DRIVE OF DISCOVERY PROJECT
Ve li racconto brevemente.
SHELTER – di cui abbiamo parlato QUI – rientra nell’ambito dell’allestimento e trasformazioni dei veicoli commerciali e multienergy e ha l’obiettivo di progettare e realizzare un concept di shelter (box contenitore) per veicoli commericiali trasformati, basato su pannelli modulari componibili, Il progetto è in uno stato molto avanzato in termini di progettualità tanto da essere entrato nella fase di prototipazione e industrializzazione di processo.
Le applicazioni potranno essere molteplici e tali da soddisfare la quasi totalità di campi di impiego: si va dalla cellula telonata a quella ad uso abitativo, da quella ad uso cassone scarrabile a quella refrigerata, da quella per le consegne multiple ai carichi omogenei, dai carichi rigidi a quelli liquidi, dal trasporto persone a uffici mobili e così via. Inoltre il sistema semplifica enormemente la produzione del veicolo base.
Il progetto vede come azienda capofila la Abalog, mentre gli altri partner sono Fiat Group Automobiles, Design Innovation, San Marco Veicoli, Compagnia Italiana Rimorchi, Ceteas, Univaq.
INCIPIT – Ideazione e realizzazione di Nuovi Concept Innovativi di Prodotto/Processo per l’Industria Trasporti – è stato pensato per: progettare e realizzare strutture alleggerite per i veicoli commerciali; sviluppare tecnologie più performanti nel settore delle lavorazioni della lamiera; sviluppare una metodologia integrata di progettazione prodotto/processo finalizzata alla riduzione dei consumi (materiali ed energia) e al miglioramento delle prestazioni dei veicoli industriali.
Da uno studio preliminare dei compenti sensibili, la riduzione globale di peso del veicolo è stata stimata essere del 5% corrispondente ad una diminuzione di 322 kg, con conseguente riduzione dei costi di acquisto materiali del 2%.
Azienda capofila del progetto è Compagnia Italiana Rimorchi, gli altri partner sono; San Marco Veicoli, Valsinello, VE&D, Univaq.
TECNA4AUTO – Le tecnologie nano per l’Automotive – si pone l’obiettivo di sviluppare, mediante l’uso delle nanotecnologie, nuove applicazioni di trattamenti di funzionalizzazione di materiali e superfici al fine di introdurre nuove funzionalità o comunque di migliorare il rapporto tra prestazioni e costi nell’ambito delle attività dei Partner coinvolti. Le tematiche di ricerca in cui si delinea l’attività del progetto rientrano perfettamente nell’ambito dei possibili sviluppi del settore che le nanotecnologie individuano a livello internazionale.
Il progetto si articola in 4 sotto filoni di ricerca, ovvero applicazione di nanomateriali e nanotecnologie per:
– Trattamenti superficiali alla nanoscala
– Pretrattamento di superfici metalliche e nanovernici
– Materiali fibrorinforzati alla nanoscala
– Nanomateriali per attrito
Al progetto partecipano Gama (azienda capofila), Fiat Group Automobiles, Intesa Meccanica, Adler Evo, Univaq.
TRACKING SYSTEM TO WELD – Controllo e guida dei processi relativi alle attività di saldatura. Il progetto, di cui ci ha parlato in questo post Paolo Raschiatore, amministratore di Visual Device (azienda capofila), ha l’obiettivo di verificare la possibilità di utilizzare idonei sistemi di visione artificiale su stazioni robotizzate che consentano di acquisire le informazioni sulla geometria delle parti da saldare peculiari di ogni accoppiamento dei pezzi e di guidare i processi di saldatura robotizzata e adattare il percorso del robot alle differenti geometrie dei componenti. Si prevede inoltre di sviluppare tecnologie per controllare, attraverso i sistemi di visione, i prodotti realizzati al fine di oggettivare la qualità del prodotto, il tutto con le conseguenti ricadute attese di rilevazione in tempo reale delle anomalie di processo, di garanzia della rintracciabilità di ogni manufatto, della diminuzione degli impatti ambientali derivanti dal depauperamento di risorse naturali (meno scarti di produzione e meno energia consumata), dell’eliminazione delle riparazioni manuali a fine ciclo, dell’incremento dell’efficienza produttiva assicurata dalla garanzia di qualità in linea durante la produzione
Nel progetto verranno indagate due diverse tecnologie:
– visione artificiale, impiegata insieme alla robotica. Telecamera e sistema d’illuminazione saranno montati a bordo di un robot che permetterà di rilevare geometria e posizione dei componenti da saldare, ottenendo informazioni da passare successivamente al robot di saldatura, al fine di ottimizzarne le traiettorie. Lo stesso approccio è già stato utilmente impiegato per ispezionare superfici dal profilo variabile.
– tecniche di analisi del segnale “intelligenti” attraverso cui il sistema è in grado di adattarsi alle nuove caratteristiche di processo e di individuare automaticamente le derive del processo produttivo.
Il progetto è in fase pienamente operativa, in uno stato di avanzamento di poco meno di metà del progetto stesso. Allo stato attuale ne è stata verificata l’assoluta validità tecnologica.
Oltre a Vision Device, partecipano Compagnia Italiana Rimorchi, Tfc Galileo e Univaq.
RE SEAT – Re-engineering per l’alleggerimento sedile – sta cercando di mettere a punto un nuovo archetipo di una struttura per un sedile anteriore autoveicolistico che, facendo leva su nuovi materiali (per esempio alluminio/acciaio ad alta resistenza, compositi), e/o sull’impiego di tecnologie abilitanti, presenterà un rapporto eccellente in termini di performance/peso, pur mantenendo un costo competitivo rispetto alle soluzioni attuali.
L’obiettivo ultimo del progetto è lo sviluppo di due applicazioni: una per i sedili dei veicoli commerciali (ISRINGHAUSEN); una per i sedili per autobus (LAZZERINI) che possono trarre comune beneficio dal miglioramento tecnologico della filiera. Per entrambe le tipologie di sedile si punta ad una riduzione del peso di circa il 20%.
Capofila del progetto è Isringhausen, mentre gli altri partner sono Lazzerini, Fiat Group Automobiles, Univaq e VE&D.
MEPROS – Metodologie di progettazione integrata prodotto/processo per lo stampaggio – si propone lo sviluppo di un sistema veloce e flessibile per la progettazione e l’ottimizzazione di stampi per componenti metallici.
Di questo progetto ci aveva già parlato la Denso, azienda capofila (vedi POST.) L’obiettivo è di semplificare e ridurre drasticamente i tempi necessari per l’industrializzazione, mediante la simulazione del processo. Questo approccio, usuale in altri campi, è di difficile realizzabilità nello stampaggio/deformazione di lamiere di elevato spessore, a causa della mancanza di letteratura in questo campo specifico.
Il progetto mira a:
• Aumentare la resa del materiale e diminuire lo squilibrio dinamico (diminuzione scarti);
• Diminuire drasticamente i tempi di sviluppo del concept, prototipazione e industrializzazione del prodotto
• Diminuire le emissioni e il consumo energetico nel processo produttivo.
Oltre a Denso, le aziende coinvolte sono IMM, Cams e Univaq.
PREMIUMHOSES – Tubo in gomma per oleodinamica di qualità superiore – è il progetto di ricerca pensato per il miglioramento del prodotto di qualità premium, aumentando le performance e il contenuto tecnologico dei macchinari, in particolare quelli per la realizzazione del tubo idraulico flessibile a tecnologia trecciata, in modo da soddisfare le esigenze di questo mercato ad alto valore aggiunto.
Anche di questo progetto avevamo parlato con l’azienda capofila, la IMM (vedi POST).
Nel progetto saranno valutate due diverse alternative per raggiungere gli obiettivi prefissati. In primis, una riprogettazione dell’attuale macchina per produzione tubi ottenendo così una macchina innovativa per la produzione dei tubi idraulici flessibili a tecnologia trecciata che farà leva su azionamenti elettrici di ultima generazione. Dall’altro lato sarà valutata la possibilità di attuare un’ottimizzazione complessiva del processo e dei sottosistemi della macchina esistente.
La parte sperimentale prevede la realizzazione di prototipi per effettuare test e verificare il raggiungimento del miglioramento atteso del processo di trecciatura, quindi della qualità del tubo nel suo complesso.
La prototipazione mostrerà inoltre i risultati in termini di aumento di produttività della macchina e/o dei suoi sottosistemi, come l’integrazione della fase di preparazione delle bobine e di ottimizzazione dell’attrezzaggio nel cambio tipologia di prodotto.
Oltre a IMM, sono coinvolte Novatec, Lalli Angelo Engineering e Univaq.
MINI DISCOVERY – Modular innovative electric drive of discovery project – si propone lo sviluppo di due azionamenti elettrici innovativi, completi di motore elettrico e di unità elettronica di comando/controllo/potenza, per azionare la Pompa Acqua (PA) e la Pompa Olio (PO) di Motori a combustione per Automobili di serie (MA).
Il progetto – come ci aveva spiegato Giuseppe Ranalli, amministratore dell’azienda capofila Tecnomatic in questo POST – della durata di 2 anni, presenta diversi profili innovativi in termini di: tecnologia, per l’uso della piattina di rame nello statore che consente di avere un motore elettrico a minore ingombro e più leggero e per la riduzione dei consumi, grazie ad una gestione ottimale dell’azionamento per la PA e per la PO ed al minore peso, a parità di potenza fornita dall’azionamento; nell’ampliamento della possibilità di regolazione dei due motori; nel contenimento dei costi di produzione dei due azionamenti elettrici per la possibilità di produrre sia i motori per PA che per PO con uno stesso impianto produttivo, sia per l’utilizzazione della stessa unità di comando/controllo/potenza.
Oltre a Tecnomatic, partecipano Vga, Novatec e Univaq.