Matteo Cadeddu è un ragazzo di 24 anni che, a discapito del suo cognome (tipicamente sardo), vive a Villafranca di Verona e studia Comunicazione d’impresa alla Iulm di Milano. Ma da lunedì Matteo è arrivato in Abruzzo, per trascorrere una settimana fitta di impegni, appuntamenti, incontri e visite con un unico denominatore: fare domande.
No, Matteo non è un giornalista, anche se questa è una delle sue aspirazioni. E’ uno studente prossimo alla tesi. E l’oggetto della sua tesi siamo proprio noi… Matteo Cadeddu si è infatti interessato ai progetti del Polo Innovazione Automotive a seguito di un laboratorio a cui ha partecipato durante il corso in ‘Creatività e Progettazione’ tenuto dal professor Carmelo Di Bartolo, partner del Polo con la sua società “Design Innovation”. Ha poi deciso di approfondire la sua conoscenza sulle attività del Polo, con particolare riferimento alla nostra Strategia di comunicazione.
“Strategia di comunicazione dei sistemi territoriali per il Campus dell’Innovazione Sangro-Aventino” è proprio il titolo della tesi triennale che ha portato Matteo in Abruzzo, per approfondire il tema e incontrare numerosi attori che, a vario titolo, concorrono ai nostri progetti. E’ voluto partire da un’analisi del contesto socio-economico e turistico abruzzese, entro cui si è sviluppato il Polo Automotive. Quindi ha approfondito gli aspetti tecnici e amministrativi. Ha incontrato il personale di Iam, Campus e Its, oltre ai responsabili di diverse aziende aderenti al Polo: IMM, Isringhausen, San Marco Veicoli. Lo studente ha poi voluto approfondire il ruolo delle istituzioni, attraverso il sindaco di Mozzagrogna e un rappresentante della Provincia di Chieti. E infine, chiaramente, la strategia di comunicazione.
Tutti incontri, tiene a precisare Matteo Cadeddu, molto utili non soltanto rispetto all’elaborazione della sua tesi, ma anche e soprattutto dal punto di vista dell’arricchimento personale e culturale. “Ho trovato davvero tanta collaborazione e disponibilità – è il suo commento entusiasta – anche da parte di professionisti delle aziende che, nonostante i loro impegni, mi hanno dato una grande mano ad osservare più da vicino il tessuto nel quale operano”.
Matteo si è fatto un’idea più precisa anche dell’Abruzzo, dove non veniva da 15 anni, nonostante alcuni suoi parenti vivono a Pescara. “Peccato per il maltempo – già, peccato – perché ho potuto girare poco, ma è evidente che l’Abruzzo è una terra ricca di potenzialità, per alcuni aspetti non sfruttate appieno. Proprio per questo – prosegue lo studente nella sua analisi – l’idea del Polo di usare lungimiranza per elaborare strategie e progetti a lungo termine è ottima, mi sono reso conto delle potenzialità grandi che ha il Polo, che sono sfruttate solo in parte. È un’esperienza che ha ampi margini di miglioramento e può essere una soluzione alla crisi, un trampolino di (ri)lancio per questa zona”.
D’altra parte, ciò che ha spinto Matteo Cadeddu a scegliere il Polo Innovazione Automotive come oggetto della sua tesi, è proprio la sua composizione come sistema di operatori, dove il fare rete è proprio il valore aggiunto rispetto alle potenzialità del singolo.
E lui ha deciso di ‘trasferire’ questo sistema in una sua esperienza personale. “A Villafranca di Verona – ci dice Matteo prima di lasciare l’Abruzzo – seguo un tavolo territoriale di associazioni giovanili il cui scopo è fare rete tra associazioni, aggregare interessi diversi. Il nostro obiettivo è proprio quello di costituire un’associazione di associazioni. Per questo mi è piaciuta l’idea di analizzare un progetto pensato proprio per ‘fare rete’, perché in un periodo di crisi dove ognuno cura il proprio interesse, questo ha un valore aggiunto”.
Oggetto di una tesi alla Iulm di Milano ed ‘esempio’ per una rete di associazioni di volontariato. Davvero una bella soddisfazione per noi del Polo Innovazione Automotive d’Abruzzo!
forse i qualunquisti dovrebbero riflettere prima di (S)parlare i ragazzi di oggi .Il mondo è stato sempre uguale ,diviso tra intelligenti e scemi ,buoni e cattivi, …Bravo Matteo …