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Buone notizie per chi investe nella formazione in ottica 4.0.
Il capitolo sviluppo della nuova legge di Bilancio 2018 - approvata lo scorso 23 dicembre - prevede infatti il credito d’imposta per le attività di formazione finalizzato allo sviluppo delle competenze che consentano a lavoratori e imprese di sfruttare al massimo i vantaggi offerti dalle tecnologie 4.0.
Le imprese che applicano contratti collettivi che le prevedano potranno svolgere attività di formazione “per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0”. Su queste spese matureranno un credito d’imposta pari al 40% (sfruttabile nel 2019), fino a un massimo di 300 mila euro ed entro un tetto complessivo di spesa a livello nazionale di 250 milioni di euro. I costi sostenuti devono essere certificati da un revisore dei conti.
Il comma 3 dell’articolo 8 dice che
Sono ammissibili al credito d’imposta solo le attività di formazione svolte per acquisire o consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Nazionale Impresa 4.0 quali big data e analisi dei dati, cloud e fog computing, cyber security, sistemi cyber-fisici, prototipazione rapida, sistemi di visualizzazione e realtà aumentata, robotica avanzata e collaborativa, interfaccia uomo macchina, manifattura additiva, internet delle cose e delle macchine e integrazione digitale dei processi aziendali, applicate negli ambiti elencati nell’Allegato 1.
Gli ambiti applicativi della norma sono sostanzialmente tre: Vendita e Marketing, Informatica e Tecniche e tecnologie di produzione. Di ciascuna di queste tre categorie vengono elencate le “materie” che possono essere oggetto di attività formative.
(fonte INNOVATIONPOST)