Industria dell’auto, i numeri (anche) in Abruzzo
Industria dell’auto, i numeri (anche) in Abruzzo

Costo del lavoro e dell’energia, logistica e ‘ruolo’ dell’elettrico.

 

Sono questi gli ingredienti della fotografia scattata da Alix Partners per il tavolo dell’automotive presso il ministero delle Imprese e riportati in un articolo del Corriere della Sera.

 

Nell’indagine, c’è anche un importante riferimento all’industria automotive in Abruzzo e, nello specifico, della Val di Sangro. 

 

Secondo i dati forniti dalle imprese della componentistica al ministero delle Imprese e Made in Italy, riporta Alix Partners, il costo della logistica in Italia è allineato a quello spagnolo, mentre Stellantis segnala che nei suoi siti produttivi in Italia (come Atessa, Cassino, Melfi e Pomigliano), i costi sono ancora «significativamente» più elevati rispetto agli altri Paesi europei. Un problema legato «a ritardi nei potenziamenti delle reti di trasporto e intermodalità insufficiente, che aumentano i costi di spedizione e rallentano il flusso logistico». Per quanto riguarda Atessa – segnala sempre Stellantis – servirebbero: un collegamento ferroviario verso il Tirreno, il completamento della Fondovalle Sangro per agevolare i collegamenti con Pomigliano e Cassino e il potenziamento della piattaforma logistica di Saletti Fossacesia con la costruzione dell’ultimo miglio ferroviario per favorire l’uscita delle merci. 

 

Più in generale, nell’articolo si mettono in evidenza quali sono le principali difficoltà che il settore si trova a vivere in Italia, dai posti di lavoro a rischio (25mila, secondo l’indagine) al ruolo della Cina, che ha sovvenzionato le sue aziende che ora sono una generazione più avanti in termini di tecnologia.

 

Si fa poi cenno al costo del lavoro (non è vero che l’Italia sia la più cara: per l’azienda il costo orario di un operaio metalmeccanico è di 29 euro, in Francia sale a 35 e in Germania a 44. Certo, in Polonia si scende a 12 euro e in Serbia a 7) e al costo dell’energia (la comparazione fra i paesi europei dove Stellantis ha i sui stabilimenti mostra che l’Italia ha in assoluto il prezzo più alto: 103 euro al MWh, contro i 49,3 della Francia, i 71,4 della Germania, 92,1 della Polonia, 91,5 della Serbia e i 53,7 della Spagna). 

 

Di seguito l’articolo del Corriere, qui il link all’articolo.