Horizon 2020 chiama, il Polo Automotive risponde.
Vi ho più volte accennato al fatto che il Polo Innovazione Automotive è pronto a raccogliere la sfida lanciata da Horizon 2020, la nuova programmazione di finanziamenti europei, tanto che giù qualche mese fa abbiamo ospitato presso la nostra sede un seminario formativo sul tema (ne abbiamo parlato qui).
La settimana scorsa abbiamo definitivamente intrapreso la corsa verso Horizon 2020 con il seminario “Opportunità dai Fondi Ue 2014-2020” che abbiamo organizzato insieme al Polo Inoltra (Logistica e Trasporti) presso la sede di Confindustria Pescara.
Un pomeriggio ricco di stimoli e preziosi contributi, quello che si è svolto venerdì 26, e che abbiamo condiviso – oltre che con il Polo Inoltra – anche con Confindustria Chieti-Pescara, l’agenzia APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) di Uniocamere e di tutti gli intervenuti a rappresentanza delle aziende del territorio, di enti e istituzioni interessati.
Il seminario ha visto la partecipazione, oltre che del coordinatore del Polo Automotive, Raffaele Trivilino, e di Teodoro Calabrese, amministratore unico del Polo Inoltra, anche di Paola Inverardi, rettore dell’Università dell’Aquila e rappresentante nazionale di Horizon 2020, di Valentina Tegas, contact point nazionale per il Challenge “Smart, Green and Integrated Transport” dell’agenzia APRE e di Antonio Sorgi, direttore Affari della Presidenza, Politiche legislative e comunitarie, Programmazione, Parchi, Territorio, Ambiente, Energia della Regione Abruzzo.
Il seminario, oltre a fornire una ‘fotografia’ generica della nuova programmazione europea, ha basato il proprio focus sul cluster Trasporti e Logistica, che rappresenta una sfida specifica di Horizon 2020.
E’ proprio in questo challenge, infatti, che va a posizionarsi il Polo Automotive, insieme alle oltre 70 aziende partner. Raffaele Trivilino, coordinatore del Polo, nella sua presentazione si è infatti concentrato proprio sul bisogno di ricerca, in questo particolare settore, presentando una serie di dati sulla capacità innovativa e il numero di ricercatori occupati che non fanno certo fare una bella figura all’Italia, e in generale all’Europa.
E’ da questo dato, ha sostenuto Trivilino, che bisogna ripartire, cambiando però l’approccio allo sviluppo e alla crescita; la filiera automotive deve, quindi, lavorare sulla crescita dimensionale delle imprese e il potenziamento degli investimenti in R&S e tecnologici e dell’internazionalizzazione. La sfida è nella capacità di realizzare prodotti che i competitor non possono realizzare perché non dispongono di competenze e tecnologie abilitanti adeguate. E proprio a questo mira la partecipazione del Polo Automotive alla nuova programmazione europea, per lo sviluppo di nuovi progetti e l’avvio del Cluster tecnologico ‘TRASPORTI ITALIA 2020’.
Il bisogno di ricerca in Italia, e in Europa, è stato ribadito anche dagli altri relatori del seminario.
Paola Inverardi, rettore dell’Università dell’Aquila e rappresentante nazionale di Horizon 2020 per il challenge “Information and Communication Technologies”, ha sottolineato la necessità di aumentare la capacità del sistema nazionale di acquisire fondi (14% contribuzione vs 8% ritorno).
- azioni di ricerca e innovazione
- azioni di innovazione
- azioni di coordinamento e supporto
- eranet co-found
Particolare attenzione è stata infine riservata agli strumenti a disposizione delle Pmi. Gli strumenti per le Pmi, in particolare, sono indirizzati a tutti i tipi di piccole e medie imprese innovative che presentino una forte volontà di crescere, svilupparsi e internazionalizzarsi. Valentina Tegas ha sottolineato come il sostegno a una sola impresa è possibile, ma la collaborazione è certamente consigliabile. E, a questo proposito, il Polo Automotive è pronto a raccogliere adesioni e input da parte dei suoi partner e proseguire la propria corsa verso l’innovazione di processo e prodotto in ambito europeo, attraverso la nuova piattaforma Horizon 2020.
Presentazione Valentina Tegas_SmartGreen&IntegratedTransport