Immenso cordoglio per la morte di Giovanni Di Fonzo, classe 1948, che si è spento a Roma questa mattina. Aveva 74 anni. I funerali si svolgeranno a Scerni, suo paese natio, martedì 11 aprile alle ore 16.
E’ stato agronomo, professore e preside negli istituti tecnici e professionali, è stato deputato eletto nei collegi uninominali di Vasto e di Lanciano negli anni 1994-2001. Fu deputato per due legislature: eletto con i Progressisti alle elezioni politiche del 1994, nel collegio uninominale di Vasto, fu riconfermato alle elezioni del 1996, quando fu eletto nel collegio di Lanciano con il sostegno dell’Ulivo. Terminò il mandato di parlamentare nel 2001. E’ stato anche assessore provinciale a Chieti. Attualmente è presidente dell’associazione non profit Rati (Rete di abruzzesi per il talento e l’innovazione).
Ruoli e incarichi diversi, per potere, prestigio e responsabilità, che però Giovanni gestiva con identica passione ed entusiasmo. E sono proprio la passione e l’entusiasmo che metteva in tutto quello che faceva ad aver accompagnato tutta la sua vita politica, professionale ed umana.
Fin da quando, con caparbietà e impegno, contribuì alla nascita del Patto territoriale Sangro Aventino, con la storica visita dell’allora Ministro Carlo Azeglio Ciampi.
Un’iniziativa che ha cambiato il volto del Sangro Aventino: 100 milioni di euro (200 miliardi, all’epoca) di investimenti, 350 progetti finanziati e 1500 nuovi posti di lavoro.
Con lo Sportello unico e l’Associazione dei Comuni ha fatto sì che nel territorio del Sangro Aventino si consolidasse lo sviluppo partito 30 anni prima con la nascita della Honda, e poi della Sevel, che ha cambiato la mentalità della nostra regione, cioè passare dalla subordinazione al protagonismo.
Suo anche il merito del tratto di superstrada tra Quadri e Villa Santa Maria, realizzato con fondi della Finanziaria del 2000 grazie al suo attivismo. Ha contribuito a fondare e creare la storia di Iam – Polo Automotive, che ancora oggi rappresenta un settore vitale e il cuore pulsante dell’economia regionale.
Infine, con lo stesso entusiasmo e la stessa passione, ha dato vita all’Associazione RATI – Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione. E credeva nella necessità anche di questo suo ruolo e impegno così tanto che si era messo, ancora una volta, a studiare: aveva studiato i social, come sponsorizzare un post o caricare un video su Youtube, come organizzare un evento di gradissimo prestigio (ha portato a Lanciano personaggi di alta caratura, come Fabrizio Barca, Eugenio Coccia, Salvatore Rossi, Michele Salvati, il ministro Maurizio Martina e tanti altri).
Lo faceva con tale impegno e serietà, supportato dal suo gruppo di collaboratori, da rendere ogni sfida unica, entusiasmante e vincente.
Lo piangono la moglie Concetta, i figli Marco con Alessandra e il piccolo Giovanni, e Chiara e tutti i suoi parenti, amici e collaboratori.
Dal presidente Giuseppe Ranalli, dal direttore Raffaele Trivilino, amico di mille battaglie, da tutto il Cda e dallo staff del Polo le condoglianze alla famiglia.