Questa settimana vi raccontiamo l’ultimo dei progetti di ricerca regionali in cui abbiamo coinvolto le nostre aziende partner (QUI il post sulla presentazione generale dei progetti). Si tratta del progetto Re-Seat, che ha visto capofila l’azienda Isringhausen, e che ha sviluppato un nuovo archetipo di una struttura per un sedile più leggero e performante.
A raccontarci il progetto, nella nostra intervista settimanale, è Marco Cappellozza, Process Engineering Manager di stabilimento presso Isringhausen S.p.A. di Atessa.
Breve presentazione azienda/ruolo aziendale
ISRINGHAUSEN è un’azienda mondiale leader nel mercato per lo sviluppo e la produzione di sistemi di seduta innovativi per veicoli commerciali e di molle tecniche. I prodotti vengono usati nei camion, nei bus e nei sistemi di costruzione. L’azienda ha circa 50 stabilimenti in 22 paesi. Tra questi, uno stabilimento ha sede ad Atessa.
La sua azienda è stata coinvolta come capofila di RE-SEAT, uno degli otto progetti di ricerca conclusi nell’ambito del Por Fesr 2007-2013 della Regione Abruzzo. Può spiegarci in breve cosa sono questi progetti??
Si tratta di otto progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale che hanno risposto all’Avviso Pubblico POR FESR 2007-13 ATTIVITÀ I.1.1 “SOSTEGNO ALLA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI RICERCA INDUSTRIALE E DI SVILUPPO SPERIMENTALE per imprese aggregate in Poli di Innovazione”.
Ogni progetto prevede la partecipazione di più partner; nella scelta dei progetti, grande attenzione è stata dedicata alla ricaduta e l’impatto potenziale sulla filiera e sul fatturato del prodotto/processo interessato dal progetto. E’ stato anche considerato l’impatto sull’occupazione, sia in termini di mantenimento di quella esistente che di quella nuova, derivante da nuovi prodotti/processi che possono scaturire dal progetto.
Quali sono gli obiettivi specifici di questo progetto di ricerca?
Il progetto RE-SEAT – Re-engineering per alleggerimento del sedile – mira a sviluppare un nuovo archetipo di una struttura per un sedile anteriore autoveicolistico che, facendo leva su nuovi materiali (i.e. alluminio/acciaio ad alta resistenza, compositi) e mediante metodologie di ottimizzazione topologica e strutturale, presenterà un rapporto eccellente performance/peso, pur mantenendo un costo competitivo rispetto alle soluzioni attuali. L’obiettivo ultimo del progetto è lo sviluppo di due applicazioni: una per i sedili dei veicoli commerciali (ISRINGHAUSEN); una per i sedili per autobus (LAZZERINI). Gli obiettivi specifici riguardano: riduzione peso struttura; valutazione strutturale sulla sostituzione o modifica componenti; riduzione emissioni CO2.
Con quali partner avete collaborato?
Per la realizzazione del progetto, Isri ha collaborato con Lazzerini per quanto riguarda le specifiche di prodotto e missione. Ve&D si è invece occupata della fase di progettazione/ottimizzazione/verifiche strutturali alternative, mentre l’Università dell’Aquila ha seguito gli input alternative prodotto/processo/materiali.
Quali sono state le principali attività realizzate?
L’attività è iniziata con lo screening di alternative prodotto/processo/materiali e lo stato dell’arte di prodotti analoghi. Quindi sono state individuate e selezione due alternative: multispessore Mubea+piantone idroformato per Isri e ottimizzazione struttura reticolare per Lazzerini. Una successiva fase di lavoro ha riguardato l’integrazione di alternative nei CAD e prime verifiche strutturali. Quindi si è passati al processo di ottimizzazione e verifica delle modifiche apportate e ai CAD finali e delibera strutturale virtuale. Infine, è stata predisposta la prototipazione di componenti significativi e i test fisici.
Quali sono stati i principali risultati e le ricadute?
Si possono individuare importantissime ricadute ottenute attraverso il progetto Re-Seat, sia rispetto al know-how acquisito che a risultati concreti. In primo luogo è stato possibile ottenere un generale ma significativo aumento di know-how sulle tecnologie abilitanti. Dal punto di vista dei risultati concreti, invece, abbiamo constatato la riduzione del peso struttura (-20%) attraverso ottimizzazione strutturale e utilizzo nuovi materiali e nuove tecnologie (multispessore, idroformatura) e la riduzione di riprese manuali di saldatura (Isri).
Adesso che il progetto di ricerca è concluso, quali potranno essere prospettive e applicazioni della tecnologia sviluppata?
L’esperienza fatta con i tubi multispessore potrà essere impiegata nello sviluppo di nuovi prodotti in cui il peso ha un’impatto significativo.
-> PRESENTAZIONE RE-SEAT
INTERVISTA GIULIA GIRINI (LAZZERINI) – PROGETTO RE-SEAT: RETE8 ECONOMY 16.02.15