Avviso Ricerca Grandi imprese, 2 su 5 progetti approvati sono in ambito automotive e coinvolgono aziende partner del Polo

Due dei cinque progetti approvati nell’ambito dell’avviso “Ricerca e Innovazione” della Regione Abruzzo, riservato ai progetti delle grande impresa superiori a 5 milioni di euro,  coinvolgono aziende automotive e, in particolare, diversi partner del Polo Innovazione Automotive.

E’ stata resa nota oggi la graduatoria relativa all’Avviso Fesr 2014-2020, che ha visto la presentazione di 15 proposte progettuali da parte di associazioni temporanee di scopo (Ats) e consorzi, per un totale di impegnate circa 100 grandi aziende.

Due dei progetti selezionati riguardano il settore automotive.

Il primo progetto, intitolato Abruzzo E-Motion, coinvolge la Tecnomatic, insieme a Eldor, entrambi nostri partner. Il progetto riguarda lo studio, progettazione e sviluppo di una nuova tecnologia modulare e scalabile di assale elettrico nell’ambito della trazione elettrica in campo automotive.

Il secondo, dal titolo  C.R.AB. (Composites Research Abruzzo), coinvolge quattro partner, di cui i primi tre nostri partner: Sigit, Fca, Università degli Studi dell’Aquila e Delta Automation. Il progetto si pone l’obiettivo di sviluppare strategie di alleggerimento di alcuni componenti automotive, attraverso l’utilizzo di materiali compositi termoplastici cosiddetti di “nuova generazione”.

I progetti selezionati sono stati resi noti stamattina dal vice presidente della Regione con delega allo Sviluppo economico Giovanni Lolli nel corso di una conferenza stampa.

“I risultati dell’avviso pubblico inserito nella programmazione Fesr 2014-2020 – ha sottolineato Lolli – confermano la netta svolta delle grandi aziende regionali verso progetti innovativi e di ricerca avanzata in grado di garantire la tenuta sui mercati internazionali e la competitività del sistema Italia”. Lolli ha sottolineato “la scommessa vinta da parte della Regione. Quando un anno fa – ha aggiunto Lolli – abbiamo pubblicato il bando Ricerca e Innovazione mettendo sul piatto dei finanziamenti 16 milioni di euro erano in pochi a credere alla capacità progettuale del tessuto industriale abruzzese; noi, d’altro canto, in quell’occasione, avevamo voluto dare un segnale chiaro al tessuto produttivo regionale dicendo chiaramente che la svolta verso la ricerca e l’innovazione era l’unica strada percorribile per rimanere sui mercati”.

“In questa prima tranche – spiega Lolli – abbiamo finanziato 5 grandi progetti per un totale di oltre 13 milioni di euro e con un investimento complessivo di 20. Sono rimasti fuori dalla graduatoria altri 8 grandi progetti, ma è nostra ferma convinzione utilizzare le altre risorse del Fesr per permettere lo slittamento della graduatoria in modo da venire incontro alle esigenze e alle richieste delle grandi imprese”. Se sul fronte del Fesr regionale la risposta delle aziende abruzzesi è stata “sorprendente”, non da meno sono stati risultati dell’avviso nazionale del ministero delle Sviluppo economico Horizon 2020, per progetti da 1,8 fino a 5 milioni, riservato alle regioni in transizione. Dei 25 milioni di euro messi a disposizione, 22 sono andati ad imprese abruzzesi ed anche per questo bando “è nostra intenzione – ha sottolineato il vicepresidente – reperire risorse finanziarie e chiedere lo slittamento della graduatoria”.

Se dunque da una parte le grandi imprese abruzzesi non hanno fatto mancare l’apporto tecnico progettuale sulla partita che riguarda lo sviluppo regionale, ora “l’attenzione della Giunta regionale vira decisamente verso il sistema delle Pmi che invece ha mostrato e mostra segnali di preoccupante timidezza. E’ vero – prosegue Lolli – che le problematiche tra grandi imprese e Pmi sono molto diverse a cominciare dalla difficoltà del credito da parte delle Pmi fino alla ridotta capacità progettuale, ma è anche vero che l’Abruzzo non può permettersi di lasciare indietro le Pmi che rappresentano il 90% del tessuto economico regionale”.

Da qui la proposta lanciata dal vicepresidente Lolli di chiedere alle grandi imprese “un’azione di tutoraggio sulle Pmi in modo da invertire quella tendenza alla timidezza che rischia di compromettere crescita e sviluppo”. L’idea verrà lanciata in un appuntamento pubblico il 14 dicembre quando “chiederemo alle grandi imprese di mettere a disposizione i propri manager per formare i manager delle piccole e medie imprese, sia sul fronte della progettualità sia su quello organizzativo. L’idea è mettere a disposizione delle Pmi l’infrastruttura delle grandi imprese, quella stessa infrastruttura che ha permesso di raggiungere risultati eccezionali nei bandi su ricerca e innovazione di provenienza regionale e ministeriale”.

 

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