San Marco all’avanguardia con il sistema WCM

La San Marco Veicoli, azienda di Lanciano (con uno stabilimento in Val Di Sangro) partner del Polo Innovazione Automotive, oggi risulta all’avanguardia nell’utilizzo del sistema WCM – il  World Class Manufacturing – cioè il metodo che ormai da anni utilizza Fca per realizzare un sistema di produzione strutturato e integrato che abbraccia tutti i processi dello stabilimento, dalla sicurezza all’ambiente, dalla manutenzione alla logistica e alla qualità.

E questo grazie a un progetto di trasferimento tecnologico che ha permesso alla San Marco di misurarsi con questo sistema. Ne parliamo con Loris Monteamaro, che ha seguito da vicino il progetto.

Lo stabilimento San Marco di Atessa
Lo stabilimento San Marco di Atessa

Breve presentazione azienda/ruolo aziendale

Loris Monteamaro
Loris Monteamaro

La San Marco S.p.A. Industrie Costruzioni Meccaniche, nasce nel 1962 dalla lungimiranza del Cav. Del Lav. Icilio Sideri. L’attività, inizialmente rivolta prettamente alla costruzione e installazione di cassoni ribaltabili per autocarri, si è in seguito estesa a prodotti per la sicurezza stradale e ferroviaria. L’azienda diventa alla fine degli anni 70, leader nella produzione di respingenti per carri e carrozze ferroviarie. Negli anni, un’accorta politica di investimenti in ricerca e tecnologia, ha permesso l’esportazione di prodotti in Europa e nell’area del Nord-Africa nonché del vicino Oriente.

La San Marco S.p.A. vanta oggi un’esperienza ultra-trentennale nel campo della progettazione, produzione e trattamenti superficiali di allestimenti, strutture e componentistica in genere.

Oggi le attività dell’azienda si sviluppano su tre differenti divisioni:

– Cassoni e allestimenti per veicoli commerciali, militari, per uso speciale e componenti per l’industria veicolare;
– Prodotti per la viabilità e sicurezza stradale;
– Trattamento superficiale dell’acciaio (zincatura a caldo, cataforesi, verniciatura in polveri, liquidi ecc.) .

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Da quanto tempo siete partner del Polo Innovazione Automotive? Perché avete deciso di aderire?

La  San Marco  Veicoli  è  partner  del  Polo  da  diversi  anni  ed  in  particolare  da  quando  ha  partecipato  fattivamente  ad  alcuni  progetti  di  sviluppo  con  altre  aziende  partner.

Di  particolare  rilevanza  è  stato  il  progetto  SHELTER,  dove  abbiamo  sviluppato  insieme  ad  altre  aziende  ed  all’ università  dell’ AQUILA  un  sistema  di  trasporto  modulare  sulla  base  della  vettura  commerciale  FIAT  DUCATO.

 

Nell’esperienza fin qui vissuta all’interno del Polo Innovazione Automotive, avete soddisfatto le vostre aspettative?

Abbiamo  soddisfatto  assolutamente  in  pieno  le  nostre  aspettative  perchè  ci  ha  dato  la  possibilità  di  collaborare  con  altre  aziende  in  progetti  comuni  per  aumentare,  sia  in  termini  di  esperienza  sia  in  termini  di  produttività  in  ottica  futura,  le  capacità  della  nostra  azienda.

 

Oltre a partecipare a progetti di ricerca a livello europeo, nazionale e regionale, il Polo Automotive e le sue aziende partner attivano progetti di trasferimento tecnologico. Può spiegarci – in breve – di cosa si tratta?

I progetti di trasferimento tecnologico sono progetti di breve durata, con risultati concreti e di solito immediati, che coinvolgono l’azienda che chiede di mettere a sua disposizione nuove tecnologie e metodologie per innovare processi o prodotti superando criticità o soddisfacendo specifici fabbisogni.

Sono progetti che trasferiscono all’azienda interessata tecnologie già in uso in un altro ambito o settore di attività per applicarle ai suoi specifici processi. Proprio questo garantisce risultati in tempi relativamente brevi.

 

Quale/i progetto di trasferimento tecnologico ha coinvolto la sua azienda?

San Marco ha realizzato il progetto denominato “Implementazione metodologie sistema Wcm”.

 

Da quale criticità/fabbisogno siete partiti e quale obiettivo vi siete prefissati?

L’obiettivo di partenza è stato migliorare l’organizzazione interna del lavoro alla San Marco. Il WCM – World Class Manufacturing – è infatti il sistema che ormai da anni utilizza Fca – nostro partner di progetto e nostro principale cliente – per realizzare un sistema di produzione strutturato e integrato che abbraccia tutti i processi dello stabilimento, dalla sicurezza all’ambiente, dalla manutenzione alla logistica e alla qualità.

Gli obiettivi, dunque, possono essere riassunti in tre priorità: migliorare la postazione di lavoro, migliorare la produttività, ridurre gli sprechi derivati da una cattiva gestione del posto di lavoro,

 

Come si è svolto il processo di trasferimento tecnologico (fasi di attivazione, consulenza richiesta, esecuzione)?

In particolare, attraverso questo progetto abbiamo voluto applicare i concetti del sistema produttivo del World Class Manufacturing alla realtà del nostro stabilimento produttivo, con particolare riferimento ai pilastri tecnici di «organizzazione della postazione di lavoro» (WO=Workplace Organization) e manutenzione autonoma (AM=Autonomus Maintenance).

Il progetto ha previsto una prima fase di trasferimento della metodologia e degli strumenti di riferimento all’azienda, con particolare attenzione al pilastro relativo alla valutazione e attribuzione dei costi (CD=Cost Deployment). La seconda fase ha invece previsto l’applicazione del WCM a delle aree modello in stabilimento.

 

In quale fase si trova il progetto di trasferimento tecnologico? 

Il progetto risulta ad oggi concluso per quanto riguarda la fase di trasferimento delle metodologie e degli strumenti del WCM al personale interessato.

 

Quali sono i risultati attesi/conseguiti?

Sono state individuate e avviate due aree modello WCM, rispettivamente per i pilastri dell‘Autonomous Maintenance e del Workplace Organization su cui sono state messe in pratica delle azioni concrete per migliorare le condizioni di lavoro e quindi la produttività in generale.

Tutto il personale coinvolto ha manifestato un elevato interesse per le metodologie e gli strumenti proposti. Questa partecipazione si è trasformata in una serie di proposte ed attività di miglioramento del posto di lavoro , finalizzate alla riduzione degli sprechi e delle perdite nel processo produttivo.

Continuare nell’applicazione di queste pratiche garantirà a San Marco un miglioramento continuo misurabile.

 

INTERVISTA RETE 8 ECONOMY DEL 15.06.15

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