Il ruolo delle imprese e i progetti di ricerca: Susta

Anche questa settimana vogliamo dare spazio alle imprese che aderiscono al Polo Innovazione Automotive, che ci raccontano qualcosa delle loro aziende ma, soprattutto, ci parlano dei progetti di ricerca che portiamo avanti per produrre innovazioni di processo e prodotto, che rappresentano la mission del Polo. Questa settimana abbiamo intervistato Renzo Triaca, amministratore di Susta, azienda di Castellalto (Te) che si occupa di progettazione e costruzione di stampi. Susta partecipa come consorziata al progetto DefCom, il cui obiettivo è realizzare prototipi di particolari automobilistici in forme complesse e in leghe di alluminio, materiali che contribuiscono a ridurre drasticamente il peso delle vetture. Susta, tra le altre cose, ha recentemente realizzato componenti prototipali per l’ultima sportiva nata in casa Alfa: la 4C.

  

La sede della Susta
La sede della Susta

1)   Di cosa si occupa la SUSTA?  Può indicarci un po’ di dati?

La Susta si occupa della progettazione e costruzione di stampi per la deformazione a freddo della lamiera. Ultimamente sta sviluppando le proprie conoscenze anche nell’ambito dello stampaggio a caldo. E’ stata fondata nel 1992 a Castellalto, in provincia di Teramo, e fa parte di un gruppo industriale con altre 15 aziende collocate per la maggior parte in Lombardia. Le due aziende del gruppo stabilitesi in Abruzzo sono la Susta e la P.C.M., che si occupa dello stampaggio a freddo della lamiera per particolari automotive. Nel gruppo sono presenti anche aziende dislocate in Romania, Bulgaria e Germania per un totale di 710 dipendenti e un fatturato di circa 230.000.000 euro.

2)   Quali sono i mercati a cui si rivolge?

I mercati a cui la Susta si rivolge sono sia quello nazionale che quelli Europei ed Extraeuropei, come gli Stati Uniti d’America, la Cina, l’India.

3)   Qual è il Suo ruolo all’interno dell’azienda?

Il mio ruolo è di Amministratore e sono socio di capitale

4)   Quali sono le vostre strategie aziendali, in particolare per l’innovazione?

La continua interazione con le grandi aziende automobilistiche europee che ci ha aiutato a comprendere come un’impresa, per essere competitiva, non può attendere che l’innovazione arrivi da altri e poi servirsene, ma deve crearla. Quindi la nostra strategia aziendale e quella di non fermarsi mai nel percorrere la strada dell’innovazione da tutti i punti di vista, sia sui prodotti che sul processo aziendale, spinta dall’idea che solo percorrendo nuove strade si riesca a rimanere sul mercato sviluppando nuovi prodotti e nuove occasioni di crescita.

Fiancata in lavorazione
Fiancata in lavorazione

5)   Quali gli strumenti, per esempio rispetto a ricerca e sviluppo, adeguamento competenze?

Gli strumenti per noi utili per il perseguimento dei nostri obiettivi sono la continua formazione delle risorse umane e l’acquisizione di know-how, grazie anche all’interazione con le grandi aziende europee, i centri di ricerca e i poli innovazione come lo IAM. 

6)   Da quanto tempo siete partner del Polo Innovazione Automotive? Per quale motivo avete deciso di aderire?

Siamo da poco partner del Polo Innovazione Automotive. Più precisamente dal 2011 grazie all’interessamento dell’Ing. Trivilino.  La Susta ha deciso di aderire al Polo in quanto ha individuato in esso una possibilità di crescita.

7)   Qual è, secondo lei, il punto di forza del Polo Automotive d’Abruzzo?

Penso che il punto di forza del Polo Automotive d’Abruzzo sia nell’impegno con cui affronta le sfide che si presentano sia a livello nazionale che internazionale, ma soprattutto la visione che ha del futuro che non può limitarsi ad un’azione locale, ma si amplia verso tutti i mercati.

8)  SUSTA come consorziata partecipa al progetto DEFCOM. Di cosa si tratta e a che stadio è? Come si svolge il lavoro all’interno del progetto di ricerca? Quali sono le partnership e collaborazioni attivate?

La Susta partecipa al progetto DEFCOM; un progetto, attualmente al secondo anno di attività, finalizzato allo sviluppo di prodotti e processi innovativi ecocompatibili, focalizzati all’utilizzo di materie prime rinnovabili e, congiuntamente, ad alto valore aggiunto in termini di qualità funzionale e prestazionale per l’utente finale.

Per tale progetto sono state attivate collaborazioni con il Centro Ricerche Fiat e l’Università dell’Aquila. Attraverso tali collaborazioni si stanno studiando differenti processi di idroformatura e stampaggio di lamiere di leghe leggere (hot forming e gas forming). Lo studio e l’analisi dei processi avviene mediante l’utilizzo di software di simulazione e con la realizzazione di prototipi, nel caso specifico, si stanno realizzando prototipi di particolari automobilistici in forme complesse e in leghe di alluminio, materiali che contribuiscono a ridurre drasticamente il peso delle vetture.

Lo studio del processo di stampaggio a caldo integrato all’utilizzo di leghe di alluminio ci ha permesso di acquisire conoscenze che ci hanno consentito la possibilità di realizzare componenti prototipali per l’ultima sportiva nata in casa Alfa: la 4C.

9)   Quali possono essere le applicazioni future di questo progetto di ricerca?

In particolare, il progetto DefCom è finalizzato all’innovazione delle macchine utensili “made in Italy” per la deformazione dei materiali, con lo scopo di favorire concretamente la competitività di questo settore nell’ottica di un radicale incremento delle prestazioni in relazione a produttività ed eco sostenibilità.

Dal punto di vista delle applicazioni dell’utente finale, che utilizza il macchinario per la realizzazione di componenti destinati a vari settori, come ad esempio la Susta, si avrà la possibilità di lavorare materiali che assicurino performance migliori, in termini di peso e resistenza; sarà possibile la realizzazione di particolari componenti caratterizzati da forme molto complesse e in materiali aventi un minor impatto ambientale.

 

defcom

QUI trovate tutte le interviste ai rappresentanti delle imprese aderenti al Polo Innovazione Automotive.

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