ITS, a scuola di… innovazione e creatività

Questa settimana ho incontrato gli studenti del primo corso ITS Sistema Meccanica di Lanciano, per farmi raccontare le loro attività, in particolare rispetto a due iniziative: il viaggio-studio che hanno appena fatto a Cambridge e la partecipazione al premio Unioncamere  “Scuola, Creatività e Innovazione”.

I ragazzi del primo corso ITS di Lanciano
I ragazzi del primo corso ITS di Lanciano

Che l’ITS non sia una scuola ‘classica’ te ne accorgi appena entri nell’aula di lezione, nel bellissimo Palazzo degli Studi situato in pieno centro, in corso Trento e Trieste, a Lanciano. Clima informale, gruppi di lavoro ‘autogestiti’ (o quasi), computer e proiettori in funzione.

I ragazzi, divisi in due gruppi di lavoro, stanno lavorando a due progetti da presentare al premio Unioncamere  “Scuola, Creatività e Innovazione”, creato per stimolare i giovani al pensiero creativo e all’innovazione. Sono concentrati e assorti nelle loro attività, tanto che ci metto un po’ a farmi dare retta.

Alcuni dei ragazzi dei primo gruppo di lavoro
Alcuni dei ragazzi dei primo gruppo di lavoro

Inizio con il primo gruppo, formato da Alessio, Antonio, Carlo, Angelo, Martina, Susanna e Donato (qualcuno oggi è assente). Loro hanno scelto di ‘scommettere’ su tecnologia ed elettromeccanica, e stanno lavorando alla realizzazione di una app per smartphone che permetta la gestione e il controllo, a distanza, della propria automobile. Il progetto consiste nel realizzare un dispositivo che tramite un’applicazione specifica registri e controlli tutto ciò che succede in auto: consumi, distanza percorsa e superamento dei limiti di velocità; autonomia del carburante; manutenzioni da effettuare; pagamento del bollo e altre scadenze burocratiche; possibilità di registrare la posizione dell’auto sullo smartphone in modo da rendere più agevole il parcheggio. Insomma, un vero e proprio ‘angelo custode elettronico’, collegato al proprio telefono cellulare, che ci dia tutte le informazioni necessarie ad essere un bravo automobilista.

IMG_0928Un’idea ambiziosa, ma che questo gruppo di lavoro ha deciso di complicare ulteriormente con un ‘progetto nel progetto’ – chiamato “Damasco” – che mira a ideare un dispositivo che permetta, tramite l’aggiunta di accelerometri in vari punti dell’auto, di avvisare e anticipare le rotture dei componenti dell’auto e agevolare la manutenzione tramite apposita segnalazione del guasto sullo smartphone.

Il progetto piace molto ai ragazzi, che ne parlano con entusiasmo, e mi raccontano come è nata l’idea.

“Abbiamo frequentato un corso di Project Management che ci ha fornito gli insegnamenti di base per provare a ‘creare’, innovare e progettare. Quanto poi all’idea specifica che presenteremo al Premio Unioncamere, abbiamo pensato a qualcosa che fosse allo stesso tempo utile e innovativo, per fornire all’utente tutti gli strumenti necessari per essere un automobilista attento alla guida ma anche al risparmio”.

E l’altro gruppo?

Il secondo gruppo al lavoro

Franco, Francesco, Federico, Andrea, Francesca, Annarita, Emanuele e Michela hanno avuto un’idea più ‘umana’ (anche nel senso opposto a ‘tecnologicamente avanzata’): un passeggino per bimbi a tre ruote, in modo da facilitare la salita e discesa dalle scale.

Un’idea all’apparenza semplice ma mai realizzata, nonostante risolverebbe il problema principale delle mamme (e dei papà): ‘affrontare’ le scale con i propri figli nei passeggini. Ed è stato proprio questo il ‘motore’ che ha fatto nascere il progetto.

“Tra noi ci sono alcuni papà – mi raccontano i ragazzi – e proprio parlando delle difficoltà dei genitori nel camminare con i propri bambini abbiamo pensato di progettare questo passeggino con tre ruote davanti, che facilitasse la salita e discesa delle scale”.

Una bozza del progetto
Una ‘bozza’ del progetto

Sono tre le caratteristiche innovative di questo progetto, che i ragazzi hanno chiamato “Innovative baby stroller”: il sistema delle ruote anteriori in grado di salire e scendere le scale con un nuovo sistema di sterzata; un sistema autofrenante di sicurezza che permetta di ‘tenere’ il passeggino in caso di distacco delle mani dal supporto di manovra; un sistema di autolivellamento della parte alloggiante il bambino che accompagni il movimento ed eviti scossoni al neonato.

Anche nel secondo gruppo c’è entusiasmo e impegno per il progetto che stanno portando avanti e che presenteranno, insieme all’altro, al Premio Unioncamere.

Lo stesso entusiasmo, misto a qualche strizzata d’occhio e a qualche malumore più o meno sottinteso, che si respira in aula quando i ragazzi cominciano a raccontarmi del viaggio-studio a Cambridge, fatto a fine maggio. Ma di questo vi parlerò in un altro post.

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